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  • Siamo noi i marziani. Interviste (1948-2010)

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    Ray Bradbury (1920-2012) è considerato uno dei più raffinati e sofisticati scrittori di fantascienza del Novecento, genere che non si limitò a praticare ma che riempì di una vera e propria «visione del mondo», tanto attuale quanto anticonformista rispetto alle mode dominanti. Ma quest’etichetta non esaurisce le attività di un uomo che si occupò di teatro e poesia, televisione e cinema, musical e giornalismo, e i cui romanzi e racconti coprirono svariati generi, sempre affrontati con uno stile brillante e originale. Quasi tutte le sue opere (molte delle quali ormai divenute dei veri e propri “classici”) sono pubblicate e continuamente ristampate da Mondadori. Nel 1971 un cratere di Marte ha ricevuto proprio il nome di una di queste.

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  • STORIA DELL’ESTREMA DESTRA INGLESE

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    Pierfrancesco Malu è nato a Roma nel 1983. Laureatosi in politiche e relazioni internazionali presso l’Università di Pisa ha conseguito il Master in Parlamento e politiche pubbliche presso la Luiss School of Government e il diploma in scienze e tecniche della legislazione dell’ISLE. È consulente legislativo per aziende ed enti che operano in vari settori tra cui, in particolare, quelli agroalimentare ed energetico e collabora con la Camera dei Deputati in qualità di communication consultant. Fin dalla sua nascita scrive sul giornale online Il Conservatore firmando articoli di approfondimento storico-politico; scrive anche per Acoi News su cui ha già pubblicato dei dossier di analisi normativa.

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  • CONTRO IL LIBERALISMO

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    Juan Donoso Cortés (1809-1853), intellettuale e uomo politico spagnolo, è stato uno dei più aspri critici della modernità e, in particolare, dei sui riflessi nell’ambito della teoria e della prassi politica. Al tempo degli studi universitari condotti a Salamanca e a Siviglia, aveva maturato idee di stampo liberale e progressista. Tuttavia, in breve tempo, il suo liberalismo si attenuò, finché negli anni 1847-48, in concomitanza con vicende strettamente personali (la coerente testimonianza di un amico cattolico e la morte di un fratello) ed esperienze politiche (le rivoluzioni esplose in tu a Europa) si convinse dell’erroneità delle dottrine moderne per abbracciare le verità del cattolicesimo. Da quel momento, Donoso dedicò tu e le sue energie a denunciare gli errori del pensiero moderno e ad affermare l’insostituibile ruolo del cattolicesimo al ne di preservare l’Europa dal Caos e dalla tirannide.

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  • LA CATASTROFE DELL’EUROPA

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    Francesco Boco nasce a Belluno nel 1984, ha conseguito la laurea specialistica in filosofia a con una tesi su Heidegger e Spengler e da diversi anni scrive articoli di cultura, politica, attualità su varie riviste e quotidiani. Ha collaborato con Orion, Letteratura-Tradizione, Eurasia, Occidentale, Il Fondo, Il Secolo d’Italia, Linea, Polaris etc. Ha tradotto dal francese e curato il libro di Guillaume Faye Per farla finita col nichilismo. Heidegger e la questione della tecnica (SEB 2007). Nel 2016 è stato pubblicato il suo primo libro Visioni della crisi – Spengler e Heidegger (Avatar editions). È tra i fondatori dell’iniziativa editoriale metapolitica Polemos. Attualmente collabora con la rivista Il Primato Nazionale.

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  • L’Ubbidiente Democratico

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    Luigi Iannone collabora alle pagine culturali de Il Giornale. Tra i suoi libri ricordiamo: Un conservatore atipico. Giuseppe Prezzolini. Intellettuale politicamente scorretto; Tolkien e Il Signore degli Anelli; Storia, Europa e Modernità. Intervista a Ernst Nolte; Jünger e Schmitt. Dialogo sulla modernità; Il suicidio dell’Occidente. Librointervista a Roger Scruton; Manifesto antimoderno; Il profumo del nichilismo; Sull’inutilità della destra; Umanità al tramonto. Critica della ragion tecnica. Ha curato e prefato La rivoluzione conservatrice di Ernst Nolte e il volume collettaneo Ernst Jünger.

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  • Putin Contro Putin

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    Aleksandr Dugin è nato a Mosca il 7 gennaio 1962 da famiglia di tradizioni militari: il padre era un ufficiale dei servizi segreti sovietici e la madre una dottoressa. Nel 1979 si iscrive all'Istituto Aeronautico di Mosca, che presto abbandona per conseguire la laurea in filosofia. Lavora come giornalista dai primi anni Ottanta, diffondendo i suoi articoli clandestinamente. Negli anni della dissoluzione dell'Unione Sovietica si oppone prima a Michail Gorbačëv e poi a Boris El'cin, prendendo parte al "Fronte di Salvezza Nazionale". Dopo la caduta dell'URSS collabora con Gennadij Zjuganov alla scrittura del programma politico del nuovo Partito Comunista della Federazione Russa. Aleksandr Gel'evič Dugin è un politologo e filosofo russo. Ha svolto un ruolo essenziale nella filosofia della Russia dopo la caduta del Muro di Berlino, traducendo e contestualizzando i succitati autori.

  • L’ultima guerra dell’isola – mondo

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    Aleksandr Dugin ripercorre l’evoluzione geopolitica della Russia dalle sue origini con la Rus’ di Kiev e l’Impero russo, attraversando il culmine della sua influenza globale durante l’era sovietica, fino all’attuale presidenza di Vladimir Putin. Dugin vede la Russia come il principale polo geopolitico delle civiltà di Terra del mondo, destinato ad essere perennemente in conflitto con le civiltà di Mare. Un tempo il polo delle civiltà marittime era l’Impero britannico; oggi è rappresentato dagli Stati Uniti e dai suoi alleati della NATO. La Russia può adempiere alla sua missione geopolitica solo restando in opposizione alle potenze marittime. Oggi, secondo Dugin, questo conflitto non è solo di natura geopolitica, ma anche ideologica: la Russia è il principale rappresentante e difensore dei valori tradizionali e dell’idealismo, mentre l’Occidente rappresenta i valori del liberalismo e della società di mercato. Sebbene la Russia abbia cominciato a perdere di vista la sua missione durante gli anni ’90 e abbia rischiato di soccombere al dominio delle potenze occidentali, Dugin ritiene che Putin abbia iniziato a correggerne il corso politico e a riportare la Russia al posto che le spetta.

  • La morte della Repubblica

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    Marco Mori, classe 1978, avvocato, è da anni impegnato nella divulgazione, su un piano strettamente scientifico, delle ragioni di incompatibilità tra trattati europei e Costituzione. Radicalmente contrario all'euro, ha pubblicato vari articoli sul tema. Coautore di alcune slide giuridiche del noto "Piano B", per l'uscita dell'Italia dall'euro, di Scenari Economici. Il piano è tornato di recente all’attenzione di addetti ai lavori e semplici osservatori per la presenza, alla conferenza di presentazione dello stesso, avvenuta a Roma nel 2015, del Ministro Paolo Savona. Marco Mori è autore del libro "Il tramonto della democrazia, analisi giuridica della genesi di una dittatura europea" (Agora & Co.. Sarzana, 2016).

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  • Il Primato Nazionale #15

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    Il tema scelto per la copertina è il sovranismo: tutti ne parlano, ma troppo spesso a sproposito. Era dunque giunto il momento di mettere qualche punto fermo e di definire meglio l'argomento. Un tema di cui il Primato ha parlato insieme con Lorenzo Fontana, intervistato in esclusiva dal mensile. Il ministro della Famiglia, infatti, si è soffermato a lungo sull'operato del governo e sugli obiettivi del suo dicastero. E non ha mancato, inoltre, di far luce sulla sua passione di ultrà del Verona. Tra le molte soprese del nuovo numero c’è anche il debutto di Ferrogallico sulle colonne del mensile. Ferrogallico editrice, com'è noto, si dedica alla realizzazione di fumetti su soggetti identitari che vanno dai fratelli Mattei, Norma Cossetto e Sergio Ramelli fino a Nietzsche, Céline e Ungern Khan.

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  • Come la sabbia di Herat

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    Chiara Giannini, classe 1974, giornalista e inviata di guerra, è collaboratrice del Giornale. Negli anni ha lavorato per i quotidiani Libero, Il Tempo, Il Tirreno, per i settimanali Oggi e Sette e ha scritto per molte riviste specializzate in Forze armate e Difesa. Esperta in terrorismo e migrazioni, ha curato servizi e reportage da Afghanistan, dove è stata numerose volte, Libano, Tunisia, confine libico. Si è occupata di casi internazionali, come quello della nave Enrica Lexie e dei fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Come la sabbia di Herat è il suo esordio letterario.

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  • Ho difeso Licio Gelli

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    Augusto Sinagra, nato a Catania il 18 agosto 1941. Dal 1965 al 1980 è stato magistrato ordinario. Dal 1980 fino al 2013 è stato professore ordinario di diritto internazionale, prima, e diritto dell’Unione Europea, dopo, presso l’università “Sapienza” di Roma. Ha tenuto corsi in molte università straniere. Dal 1999 è direttore della Rivista della Cooperazione Giuridica Internazionale. È autore di 201 pubblicazioni, tra cui diverse monografie tra le quali si segnalano “Sovranità contesa” (Giuffré, Milano, 1999), “Diritto e Giustizia, Ragione e Sentimento” (Aracne, Roma, 2004) e la seconda edizione del manuale “Lezioni di diritto internazionale” (Giuffré, Milano, 2016) di cui è coautore con il prof. Paolo Bargiacchi.

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