Il valore delle religioni
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Alain de Benoist è nato a Saint-Symphorien, fino al 1964 comune autonomo e oggi quartiere di Tours, da una famiglia che vanta nel suo albero genealogico anche il pittore Gustave Moreau. Ha studiato legge, filosofia, sociologia e storia delle religioni.
Tra il 1961 e il 1966, ha fatto parte della Fédération des étudiants nationalistes (FEN) e del Mouvement nationaliste du progrès (MNP). Ruppe i rapporti con tali partiti all’età di 23 anni.
Nel 1968 fonda il Gruppo di Ricerca e di Studi per la civiltà europea, conosciuto come GRECE. In Italia il suo pensiero è stato divulgato e sviluppato dal politologo Marco Tarchi e avvicinato anche dallo scrittore e giornalista Massimo Fini.
È stato collaboratore alle riviste: “Cahiers universitaires“, “Europe Action” e “Défense de l’Occident“, redattore capo dell'”Observateur Européen”, di “Nouvelle École“, “Midi-France”. Critico letterario di “Valeurs actuelles“, “Le Spectacle du monde“, “Le Figaro-Magazine”. Direttore di collane editoriali: Éditions Copernic, Éditions du Labyrinthe, Pardès, Grands Classiques, Éditions L’Âge d’Homme.
Attualmente dirige due riviste: Nouvelle École (dal 1968) e Krisis (dal 1988). I suoi scritti sono stati pubblicati su alcuni quotidiani come Le Figaro, Le Spectacle du Monde (dopo 2000) e Telos (il giornale della sinistra radicale statunitense).
Ha già pubblicato più di 50 libri e nel 1978 ha ricevuto il premio Grand Prix de l’Essai dall’Académie Française per il suo: Visto da destra.
Esaurito
Descrizione
In diversi paesi del mondo il numero di chi si definisce non religioso è in aumento, il che lascia presagire un futuro incerto per la religione istituzionale. Le violenze e gli orrori causati o promossi dalla religione, gli scandali sessuali che coinvolgono leader religiosi e altri fattori meno evidenti spingono sempre più persone a chiudere i conti con il culto. Eppure, proprio mentre le credenze religiose sembrano sgretolarsi, non facciamo altro che parlare di una sorta di ritorno del “fondamentalismo” e di “scontro di civiltà”, specie quando ci si trova di fronte a fatti di cronaca nera eclatanti. Nella realtà, dunque, non si è mai parlato tanto di religione quando questa, almeno nell’Europa occidentale, sembra aver perso l’ascendente che aveva un tempo. Proprio quell’Occidente che ha bisogno di chiedersi quale sia davvero il valore della religione.