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Camminando con libero passo

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di Mario Bortoluzzi

17,10

Descrizione


Pagine: 173

Camminando con libero passo è la storia romanzata di un gruppo di giovani missini nella Padova degli opposti estremismi durante gli anni ’70 del secolo scorso.
Dal 1969 al 1978 i protagonisti vivono il passaggio dalla Giovane Italia al Fronte della Gioventù nel bel mezzo di una vera e propria guerra civile scatenata dall’ultrasinistra locale.

I ragazzi, inferiori di numero ma determinati a non mollare, fanno muro contro il tentativo quotidiano di toglier loro financo il diritto di esistere politicamente in città e riescono a resistere per dieci lunghi anni ad aggressioni e attentati, tenendo sempre la posizione.
Solo l’iniziativa politico giudiziaria di una parte della magistratura, già da allora orientata a sinistra, riesce a fermare la resistenza missina imprigionando dodici militanti e mettendone sotto processo complessivamente trentatré.

L’esperienza del carcere non abbatte i giovani, anzi, li stimola a immaginare la rifondazione del Fronte su altre basi, puntando con decisione alla preventiva formazione spirituale dei militanti, sull’esempio del movimento legionario romeno di C. Z. Codreanu.
Tradurre l’essenza di questa intuizione nell’agire quotidiano è l’impegno assunto dalla Comunità che nasce da questa temperie, nonostante tutte le difficoltà che via via si sovrappongono nel corso della storia.
Una serie di accadimenti nazionali e locali spinge infatti il gruppo a privilegiare la formazione di nuovi militanti nella scelta metapolitica e ad abbandonare l’ipotesi di un rientro in un movimento giudicato irriformabile.

I venti della vita disperdono in parte i protagonisti della storia ma rimane nel cuore di ognuno la certezza di aver almeno tentato di percorrere una nuova via.

Il romanzo vanta i contributi di Guido Giraudo e Michele Chiodi, entrambi spettatori e protagonisti di quegli anni.

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