Il Pensiero Ribelle
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Luigi Iannone
Collabora alle pagine culturali de Il Giornale. Tra i suoi libri ricordiamo: Un conservatore atipico. Giuseppe Prezzolini. Intellettuale politicamente scorretto; Tolkien e Il Signore degli Anelli; Storia, Europa e Modernità. Intervista a Ernst Nolte; Jünger e Schmitt. Dialogo sulla modernità; Il suicidio dell’Occidente. Librointervista a Roger Scruton; Manifesto antimoderno; Il profumo del nichilismo; Sull’inutilità della destra; Umanità al tramonto. Critica della ragion tecnica. Ha curato e prefato La rivoluzione conservatrice di Ernst Nolte e il volume collettaneo Ernst Jünger.
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Descrizione
Cosa possono avere in comune l’effervescente D’Annunzio, ebbro di azione e di pura estetica, e il cinico e disincantato Longanesi? L’aristocratico Gómez Dávila e l’indomabile Ezra Pound? L’ardente teorico russo Dugin e l’algido tedesco Thomas Mann? Lo spirituale ed ermetico Zolla e il sarcastico e pratico Guareschi? Il samurai Mishima e il poetante Heidegger? O anche Cioran e Corridoni, Spengler e Drieu la Rochelle, Carl Schmitt e Robert Musil e altri ancora?
A prima vista, poco o nulla. Eppure, questo arcipelago di pensatori, irriducibili ad una filosofia politica o ad una ideologia, mostra al suo interno talune connessioni e sorprendenti prossimità. Questi autori, per brevi tratti della loro vita o addirittura per l’intera esistenza, si sono collocati sul versante opposto di una linea tendenziale che incrocia liberalismo e progressismo (almeno per come li abbiamo conosciuti nell’ultima fase del Novecento), elaborando i contorni di un pensiero ribelle di cui, in questo libro, se ne setacciano le fondamentali diramazioni.