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Il Primato Nazionale #55

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Numero 55 – APRILE 2022

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Descrizione

IL PRIMATO NAZIONALE  – APRILE 22 – NUMERO 55

La guerra in Ucraina sta indiscutibilmente rompendo gli equilibri mondiali. Con ogni probabilità, nulla sarà più come prima: dalle macerie del conflitto emergeranno nuovi assetti di potere, nuove alleanze e nuove inimicizie. Ma come arriviamo noi, come italiani ed europei, a questo appuntamento con la storia? A giudicare dai recenti sviluppi, si direbbe piuttosto male. Eppure, molto può essere fatto, a patto che vi siano strategia, volontà e coraggio. È questo il tema del nuovo numero del Primato Nazionale, che in copertina si chiede: quale futuro per l’Europa? Dalle risposte che saremo in grado di darci dipende ora più che mai il nostro destino.

Il focus dedicato alla guerra in Ucraina è aperto da un’analisi di Adriano Scianca, che tenta di leggere i giochi geopolitici che si consumano dietro le quinte, o meglio: dietro le opposte propagande. Per vedere più chiaro quali sono gli obiettivi delle grandi potenze, il Primato ha inoltre intervistato due esperti del settore: il docente Salvatore Santangelo, autore di Gerussia, e il generale di corpo d’armata Marco Bertolini. Seguono poi un contributo di Filippo Burla sull’approvvigionamento degli idrocarburi – che vede un’Italia sempre più «alla canna del gas» – e alcuni approfondimenti storici sul rapporto che lega la nostra nazione all’Ucraina: se Andrea Bonazza ci porta alla scoperta degli italiani di Crimea, Pierluigi Romeo di Colloredo ci rinfresca la memoria sulla campagna di Russia, in cui il Regio Esercito si distinse per numerose vittorie nel teatro ucraino e per atti di valore che oggi sono del tutto dimenticati. Da segnalare anche un interessante articolo di Alfonso Piscitelli sullo spirito della Russia nel pensiero di grandi intellettuali europei come Spengler, Steiner, Tolstoj e Dostoevskij.

Come sempre, poi, il Primato Nazionale è ricco di contenuti che spaziano dalla politica all’economia, dalla storia alla letteratura, dagli esteri alla filosofia. Da menzionare, in particolare, due interessanti ricorrenze: il 60esimo anniversario della pubblicazione di Arancia meccanica e il centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini, affidati alla penna di Matteo Fais e Claudio Siniscalchi. Occhio anche a due ulteriori e stimolanti letture: un’indagine storica sul presunto genocidio dei nativi americani ad opera dei colonizzatori europei (Giovanni Damiano) e una recensione del romanzo jüngeriano La fionda, finalmente tradotto in italiano (Michele Iozzino).

Per il resto, largo spazio alla galleria delle rubriche, che ospita le penne più taglienti del sovranismo italiano. Chiude il numero la rubrica delle lettere, curata da Francesco Borgonovo, che risponde (e risponderà) alle domande poste direttamente dai nostri lettori. Inoltre, anche questo mese sarà possibile acquistare in abbinamento alla rivista il nuovo volumetto della collana «I Grandi Italiani»: ormai siamo arrivati all’ottava puntata, interamente dedicata a Giuseppe Mazzini, il profeta. Ma non è finita qui: in concomitanza con il centenario della marcia su Roma, all’interno del numero si trova la seconda puntata dell’inserto 19-22: la lunga marcia. Attraverso le voci dei protagonisti dell’epoca, Fabrizio Vincenti ci fa ripercorre gli eventi che, dal 23 marzo 1919 al 28 ottobre 1922, portarono al potere Mussolini e le camicie nere. Le pagine dell’inserto, inaugurato nel numero di marzo e le cui puntate termineranno nel numero di ottobre, potranno essere staccate dalla rivista per poi essere collezionate a parte.

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