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La destra e la cultura

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Edoardo De Marchi nasce a Biella nel 1975. Si laurea in Lettere Moderne nel 2005 discutendo una tesi in Storia Contemporanea e successivamente consegue un Master in Ideazione e Progettazione di Eventi Culturali, cui seguirà una specializzazione in Euro progettazione e Fund Raising per i Beni Culturali.

Ama definirsi un lavoratore della conoscenza dal curriculum eterogeneo. È stato insegnante di Italiano e Storia presso istituti di istruzione superiore ed enti di formazione professionale, e collaboratore di numerose società attive nella consulenza aziendale e nella gestione in ambito formativo. Per tre anni ha fatto parte in qualità di co-fondatore di un’associazione di promozione sociale nata con lo scopo di promuovere lo sviluppo turistico e culturale del territorio, costruendo partenariati con enti pubblici, scuole e altre associazioni e realizzando progetti educativi, eventi culturali, manifestazioni e iniziative di rilancio territoriale.

Attualmente si occupa di euro progettazione e consulenza sui fondi europei, settore in cui vanta un’esperienza internazionale maturata a Londra, dove ha vissuto e lavorato e dove tuttora si sposta per gestire progetti finanziati e per tenere corsi di formazione rivolti all’aggiornamento professionale dello staff docente di scuole ed enti operanti in diversi Paesi europei.

È appassionato di lettura, arte, musica, viaggi e animazione giapponese.

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Descrizione

Quali e quante destre sono esistite nella storia? Quali culture politiche hanno espresso nel corso del Novecento e nel primo scorcio del Ventunesimo secolo? Quali i riferimenti intellettuali di una galassia politica e culturale complessa e diversificata? Che ruolo hanno assunto le riviste e i periodici di area nella formazione di una cultura militante?

La destra e la cultura costituisce la risposta a tutti questi interrogativi, accompagnando il lettore alla scoperta, o alla riscoperta, di un intero universo, lungo un viaggio tra le principali riviste che hanno contribuito a forgiarne l’identità culturale e l’azione sul piano politico. Oggi che le grandi famiglie politiche di un tempo sono pressoché scomparse e l’opposizione tra destra e sinistra è venuta meno, può forse essere utile individuare e recuperare quelle coordinate che ancora possono fungere da orientamento nell’epoca della post modernità, consegnando per sempre alla storia ciò che non è più spendibile sul terreno dell’azione politica odierna.

Destra e sinistra sono morte col tramonto del Novecento ma ne sono rimasti in piedi i simulacri, attorno ai quali s’imbastiscono contrapposizioni ideologiche e politiche che non trovano più rispondenza nella prassi. Resta da chiarire se la definitiva risoluzione di questo equivoco sia ancora di là da venire, o se viceversa possa trovare soddisfazione in questo nostro tempo, sempre più povero di punti di riferimento e di stelle in grado di guidarci nel caos della post modernità.

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