La guerra in Ucraina impone un profondo ripensamento delle categorie politiche e geopolitiche fondamentali. In particolar modo, si impone in modo sempre più pressante la necessità di decostruire la categoria di Occidente. Allo stesso tempo, tuttavia, l’anti occidentalismo triviale e a tinte esotiche che la fa da padrone in alcuni settori non conformisti non può essere una alternativa praticabile. Serve un nuovo europeismo rivoluzionario e prima ancora serve ravvivare la fiamma di un mito europeo, oltre ogni tentazione filo americana o terzomondista.
Introduzione di Lorenzo Cafarchio
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