IL DODICESIMO VOLUME DELLA COLLANA “I GRANDI ITALIANI” DEL PRIMATO NAZIONALE – SETTEMBRE ’22
Il futurista
Filippo Tommaso Marinetti aveva un sogno: una modernità eroica, veloce, avventurosa. Un universo di simboli, miti, sogni che sgorgava proprio dal centro dell’alienazione macchinica, dal cuore di tenebra delle metropoli anonime.
Oggi, invece, la modernità ha assunto le sembianze dell’incubo: una civiltà triste, arrabbiata eppure rassegnata, sedentaria, stanca, timorosa, ipocondriaca.