Di Yukio Mishima si ricorda soprattutto lo spettacolare e cruento atto finale della sua vita, quel seppuku con cui lo scrittore volle gridare al Giappone di non dimenticare la sua anima. Il suicidio rituale tuttavia è solo il coronamento di un’esistenza vissuta all’insegna dell’eccesso, della sperimentazione, della ricerca di sé.
Federico Goglio ci porta alla ricerca del Mishima più intimo, oltre l’immaginetta oleografica.