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Cartastràccia – Casanova

CARTASTRACCIA

Il libraio di Altaforte Edizioni racconta..

Capitolo 83 – Casanova

«L’uomo più felice è quello che conosce meglio l’arte di rendersi tale senza venir meno ai propri doveri, e il più infelice è quello che ha scelto un modo di vivere che lo costringe a fare ogni giorno, dal mattino alla sera, malinconiche riflessioni sull’avvenire» così parlava Giacomo Casanova, personaggio sfaccettato e affascinante nel Settecento veneziano.

La sua fu una vita avventurosa, costellata da eventi memorabili e intriganti come una fuga rocambolesca, un lungo esilio, l’attività come agente segreto, eppure viene ricordato solo per il suo essere un seduttore.

Il Serenissimo Veneto ne traccia il ritratto, ricordando come la Serenissima ebbe, in lui, uno dei suoi figli prediletti: «Il solo nominare Giacomo Casanova evoca immagini di sontuosi balli, dame bellissime e infiniti corteggiamenti. Eppure, dietro questa figura si nasconde una storia ancora più interessante che si svolge in un luogo davvero magico e unico: Venezia».

giacomo casanova cartastraccia

Giacomo Girolamo Casanova (nato a Venezia nel 1725 e morto nel 1798), fu molte cose: avventuriero, scrittore e poeta, ma anche agente segreto. Dissolutezze e sregolatezza erano il pane quotidiano per lui, oltre che ad eccessi che andavano oltre le sue possibilità.

Girò tutta l’Europa del suo tempo, ma fu sempre legato a Venezia, con la quale ebbe sicuramente un rapporto molto particolare. Eppure Venezia stessa non fu poco severa con lui, infatti, lo accusarono di libertinaggio, oltraggio alla religione istigazione alla massoneria presso i Piombi.

Ma quella non fu certo la fine per Casanova. L’avventuriero, che sembra il protagonista di un romanzo, riuscì a evadere e da lì iniziarono 18 anni di esilio, passato nascosto nell’ombra? Macché, nelle più belle corti d’Europa, sognando però di tornare in patria. Eppure durante l’esilio conobbe le personalità più illustri del suo tempo da Voltaire a Rousseau, da Mozart a Madame de Pompadour, ma anche sovrani come Federico II o Caterina la Grande.

Il ritorno a Venezia sancì l’inizio della sua carriera da doppiogiochista. Erano passati 18 anni da quando gli inquisitori lo avevano incriminato. Eppure, al suo ritorno dall’esilio, Casanova decise di mettersi al loro servizio come agente segreto, così da scovare gli altri libertini o eretici e consegnarli alla giustizia. E chi più di lui sarebbe stato considerato insospettabile?

Insomma, la vita di Giacomo Casanova è molto più che una lunga sfera di conquiste, come si potrebbe pensare. Certo, data la sua accusa di libertino la sua fama lo precedeva anche durante la sua vita, ma l’immagine che gli si è voluto costruire intorno è un prodotto postumo.

In pochi sanno che Casanova fu anche scrittore, con scarsissimo successo in vita, però. La sua opera di maggior successo fu proprio la sua autobiografia “Storia della mia vita”. Scoppiò un vero e proprio caso intorno a questo componimento, prima nella letteratura, poi nel teatro e poi nel cinema, nei secoli a venire.

Qui sono elencate più di 120 donne che Casanova avrebbe sedotto, descrivendone però il piacere di essersene davvero innamorato, a sentir lui. Questo fa di lui il prototipo del seduttore opposto rispetto a Don Giovanni, che invece contava le conquiste come fossero parte di una collezione.

Per racchiudere la vita di Casanova nelle sue stesse parole: «All’età di settantadue anni, nel 1797, quando posso dire “vixi” benché viva ancora, mi sarebbe difficile trovarmi uno svago più piacevole… Nel rammentare i piaceri da me provati, li rinnovo, ne godo di nuovo, e rido delle fatiche sopportate che non sento più. Particella dell’universo, parlo all’aria… So di aver vissuto perché ho avuto delle sensazioni».

Di Lorenzo Cafarchio

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