fbpx

“L’Occhio del Vate” di Carlomanno Adinolfi – Leggi l’articolo!

In arrivo un’altra novità in casa Altaforte,
Il #librodidicembre sarà:

L’Occhio del Vate 

di Carlomanno Adinolfi

 

Un cacciatore senza scrupoli di testi antichi e libri rari, l’incarico di risolvere un oscuro enigma legato a Le Vergini delle Rocce di D’Annunzio, un medaglione appartenuto proprio al Vate. Un intreccio di ricerche, enigmi che porteranno Valerio Pillari nei dedali di un segreto forse legato alle occulte società esoteriche degli anni ’20 e ’30 e alle forze arcane che tentarono di influenzare gli esiti delle due Guerre Mondiali.

Una vicenda che si scoprirà affondare le radici ancora più indietro nei secoli, in una catena ininterrotta di eventi a ritroso che porta fino alle origini di Roma e della stirpe italica.

L'occhio del Vate - Altaforte Edizioni

Un cacciatore di libri antichi, un misterioso medaglione e una donna di incredibile bellezza. Sullo sfondo, Roma, in un legame continui tra passato e presente.

Il nuovo romanzo di Carlomanno Adinolfi ci trascina in un intreccio di ricerche, enigmi che porteranno Valerio Pillari nei dedali di un segreto che, dalle società occulte ed esoteriche di inizio ‘900, sembra andare ancora più indietro nei secoli.

Ma chi è Valerio Pillari e perché si trova a Fiume proprio nel centenario dell’impresa del Vate?

Scopritelo con noi nel nuovo #librodidicembre di Altaforte:
“L’occhio del Vate” di Carlomanno Adinolfi 📖
📍Disponibile dal 9 dicembre

Guarda il video per saperne di più!

Un antico medaglione, un viaggio attraverso segreti e misteri che affondano le loro radici nell’antica Roma.
Vi accompagneremo in un viaggio immaginario che vi porterà, insieme al protagonista stesso del romanzo, all’inizio di quella che sembra una vera e propria avventura.

I tappa: Fiume

Quasi nessuno sembra ricordarsi quello che è successo cent’anni fa, anche se voglio credere che quei gerani rossi esposti su alcuni balconi siano mute testimonianze di chi non vuole far morire il ricordo e lo spirito di quei giovani legionari che, il Vate in testa, resero questa città simbolo di vita, di lotta e di speranza.
Mi sembra, se mi concentro, di sentire il passo di marcia, le grida festose della donne ai balconi, il profumo della polvere da sparo.
Mi trovo all’improvviso sotto un arco romano, stara vrata lo chiamano qui, era la porta principale dell’antica città di Tarsatica. Poco lontano, una luce di un negozio aperto cattura la mia attenzione nel buio della via. Una libreria antiquaria. Quello che cercavo.
Non sono a Fiume per caso, sono qui per raccogliere informazioni su un oggetto che, a quanto ho capito, sarebbe appartenuto a D’Annunzio, anche se non ho ben capito di cosa si tratta. Gli indizi che ho raccolto fino ad ora mi portano sotto questo arco, a varcare una porta di un’anonima libreria e a trovarmi di fronte un vecchio che sembrava aspettare solo me.

Mi chiamo Valerio Pillari, sono un cacciatore di libri rari e sono qui per trovare la prova tangibile del terzo occhio di chi divenne l’Orbo Veggente.

L'occhio del Vate - Altaforte Edizioni

II tappa: Brindisi

 

Il traghetto si sta avvicinando al porto e inizio a intravvedere le luci del monumento al Marinaio d’Italia. Nella borsa i documenti che ho raccolto a Fiume mi sembrano pesare come non mai. Ho in mano quanto di più strano mi sia capitato e l’istinto mi dice che quello che sto cercando non è una raccolta di poesie di D’Annunzio o un semplice poema e i giorni che ho passato nella libreria di Fiume a sfogliare pagine e lettere sembrano confermarmelo.
La nave ha attraccato ora a Brindisi. Era da tanto che non tornavo in questa città, una delle patrie di Virgilio che qui morì, alle colonne terminali della via Appia. È curioso, devo recarmi proprio lì per incontrarmi con Matteo, uno dei miei contatti in Italia.

Sto passando da un segno di Roma all’altro. Prima la porta a Fiume, ora le colonne che segnano la fine della via Appia. Passaggi, appunto, ingressi, forse. In cosa ancora non lo so con precisione ma sono pronto a fare i passi necessari per arrivare fino in fondo. Quel manoscritto potrebbe essere la mia chiave di volta.

L'occhio del Vate - Altaforte Edizioni

III tappa: Colli Romani

Roma si apre davanti a me. La vista da Frascati è stupenda, come sempre.
Per arrivare qui ci ho messo quasi sei giorni di viaggio lungo la via Appia: volevo rivedere Alba Longa, respirare quel sapore di storia che mi ha sempre accompagnato nei miei viaggi e che mi segue anche in questo. Ho sempre ricercato le radici, nei libri, nelle opere d’arte, nei paesaggi, ma mai come in questi luoghi ho sentito il legame con Roma, con la sua storia. Qui è quasi prepotente, ti sbatte in faccia quello che sei e quello che eri, come a monito per i tuoi passi futuri.
Mi giro ad osservare Matteo che da Brindisi mi ha accompagnato fin qui. Ha lo sguardo annoiato ma non mi sorprende, non gli sono mai interessati certi discorsi. Devo dire che però ha un’incredibile capacità di recuperare informazioni e contatti e se sono qui, in fondo, è grazie a lui, anche se non ho ancora ben capito cosa sto cercando. So solo che è legato a D’Annunzio, all’impresa di Fiume e a Roma. In definitiva a tutto. Maledizione. Devo riordinare le idee, cercare il bandolo della matassa ma, in questo momento, la matassa mi sembra grande come tutta Roma.

L'occhio del Vate - Altaforte Edizioni

IIII tappa: Porte di Roma

Ho lasciato alle mie spalle i colli romani, le leggende sulla nascita dei gemelli e ora sono qui, alle porte di Roma.
Non tornavo da tempo e la sensazione, mentre cammino sui resti di quella che fu la via Appia, è sempre la stessa: l’andare incontro a un destino già scritto, il camminare su un percorso già tracciato.

Una via, una direzione. Come quelle che vennero trovate su un foglietto, all’inizio del secolo scorso, necessarie per aprire altre vie, più nascoste, più segrete.
Più mi addentro in questo percorso, più mi rendo conto che non sto semplicemente cercando un oggetto. Sto cercando un mezzo, un tramite. Un custode, forse.
E lo sto cercando qui, a Roma.

L’ombra delle colonne che delimitano la via Appia si allunga sempre di più, sta calando il sole. Respiro profondamente per sentire il profumo della città, dei campi che la circondano. Faccio il passo, consapevole che sto entrando in un altro luogo, in un’altra storia, quella di Roma. E non so ancora dove mi porterà.

L'occhio del Vate - Altaforte Edizioni

V tappa: Quirinale

L’ombra del palazzo del Quirinale è arrivata a sfiorare le statue dei Dioscuri che troneggiano sulla piazza. Sono qui da quasi due ore ad aspettare il mio informatore romano che, come al solito, è in ritardo. Poco male, non ho fretta.

Mi soffermo con lo sguardo sulle finestre del palazzo e non posso non pensare che qui, quasi 600 anni fa, passeggiava Leto e si formava l’Accademia Romana. Mi chiedo spesso quanto fosse sottile il confine tra ricerca erudita ed adesione vera e propria a tutto ciò che Roma ha significato e significa oggi.
Mi concentro per far sparire ogni rumore, ogni distrazione e penso. Penso a Quirino, alla triade antica, al significato recondito di questo luogo, a Romolo stesso.

Apro gli occhi, Marzio è davanti a me che sorride, aspettando pazientemente la fine delle mie riflessioni.
– Hai trovato qualcosa?, chiedo
– Ovviamente – sorride di nuovo – abbiamo un appuntamento tra tre giorni.
Annuisco in silenzio. Tre giorni, tutto il tempo per tornare a visitare luoghi a me cari insieme a Marzio che, in questo, mi è molto affine.

Iniziamo a scendere la scalinata del Quirinale diretti verso il rumore del centro di Roma. Sono felice di esser di nuovo a casa.

L'occhio del Vate - Altaforte Edizioni

Triplo appuntamento con Carlomanno Adinolfi

Giovedì 12 dicembre: Roma, Ore 21, Via Napoleone III 8

Venerdì 13 dicembre: Piacenza, Ore 19.30, Libreria Altaforte, Via Manfredi 124

Sabato 14 dicembre: Milano, ore 17, Spazio Ritter, Via Maiocchi 28

L’autore del #librodidicembre presenta: “L’occhio del Vate”, il nuovissimo romanzo in uscita il 9 dicembre per Altaforte 

Un cacciatore senza scrupoli di testi antichi e libri rari, l’incarico di risolvere un oscuro enigma legato a Le Vergini delle Rocce di D’Annunzio, un medaglione appartenuto proprio al Vate. Un intreccio di ricerche, enigmi che porteranno Valerio Pillari nei dedali di un segreto forse legato alle occulte società esoteriche degli anni ’20 e ’30 e alle forze arcane che tentarono di influenzare gli esiti delle due Guerre Mondiali.

Partecipa alla presentazione più vicina a te per saperne di più!

Ti aspettiamo!

Triplo appuntamento con Altaforte

12-13-14 DICEMBRE 2019

In occasione dell’uscita del #librodidicembre di Altaforte, l’autore Carlomanno Adinolfi ha incontrato i nostri lettori presentando il suo libro “L’occhio del Vate” in 3 splendide città italiane: Roma, Piacenza e Milano. 

Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato con entusiasmo!

Per essere sempre aggiornato sulle novità e ricevere promozioni esclusive!